Lo Stato

Lo Stato

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    La Dichiarazione della Fondazione dello Stato di Israele, firmata il 14 maggio 1948 dai membri del Consiglio Nazionale, costituisce il credo della nazione.
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    La Dichiarazione della Fondazione dello Stato di Israele, firmata il 14 maggio 1948 dai membri del Consiglio Nazionale in rappresentanza della comunità ebraica nel Paese e del Movimento Sionista all'estero, costituisce    il credo della nazione. In essa sono compresi gli imperativi storici della rinascita d'Israele, la struttura per uno Stato ebraico democratico fondato sulla libertà, la giustizia e la pace, come contemplato dai profeti biblici, e un appello a mantenere relazioni pacifiche con gli Stati arabi vicini per il bene dell'intera regione.

     

    Eretz Israel (la Terra d'Israele) è il luogo in cui il popolo  ebraico è nato.     Qui si è formata la sua identità spirituale,  religiosa e politica. Qui esso ha ottenuto per la prima volta  un proprio stato, ha creato valori culturali di significato  nazionale e universale, e ha dato al mondo l'eterno Libro  dei Libri.

    …Gli Ebrei hanno lottato in tutte le generazioni succedutesi, per ristabilirsi nella propria antica patria. … hanno fatto rifiorire deserti, rivivere la lingua ebraica, costruito villaggi e città, e creato una comunità in crescita in grado di controllare la propria economia e cultura, amante della pace ma anche capace di difendersi…

    Lo Stato d'Israele sarà aperto all'immigrazione ebraica… promuoverà lo sviluppo del Paese a beneficio di tutti i suoi abitanti, sarà fondato sulla libertà, sulla giustizia e sulla pace, così come contemplato dai profeti d'Israele, assicurerà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti, senza distinzione di religione, razza o sesso, garantirà libertà di religione, di coscienza, di lingua, di educazione e di cultura; salvaguarderà i Luoghi Santi di tutte le religioni e sarà fedele ai principi della Carta delle Nazioni Unite.

    Tendiamo la nostra mano a tutti gli Stati vicini e ai loro popoli, in una offerta di pace e di buon vicinato, e a loro ci appelliamo perché vengano istituiti confini di cooperazione e aiuto reciproco con il popolo ebraico sovrano insediato nella propria terra.​

    (dalla Proclamazione della Fondazione dello Stato d'Israele)​

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    Israel's Declaration of Independence - May 1948 
    la Dichiarazione della Fondazione dello Stato di Israele - Maggio 1948

    La bandiera israeliana

    La bandiera dello Stato d'Israele è ispirata al disegno dello scialle di preghiera ebraico (tallìt), con una Stella di Davide (Maghèn Davìd) blu al centro.

    The Israeli flag 
     Foto: I. Sztulman

    L'emblema d'Israele

    L'emblema ufficiale dello Stato d'Israele è un candelabro (Menorà), la cui forma si dice derivi dalla moriah, una pianta a sette rami nota fin dall'antichità. I rami d'ulivo su entrambi i lati rappresentano l'ardente desiderio d'Israele per la pace.


    Official symbol of Israel 
     




    La Menorah attraverso i secoli 

    Menorah on a Hasmonean coin from the first century BCE
    la Menorah su una moneta degli Asmonei risalente al I secolo aC
    (Foto: Israel Antiquities Authority)
    Menorah on two plaster fragments from the first century CE
    La Menorah su due frammenti di intonaco rinvenuti nel quartiere ebraico di Gerusalemme e risalenti al I secolo dC  (Foto: Israel Exploration Society)
    Menorah in the mosaic floor of a 5th-6th century synagogue in Jericho

    La Menorah in un pavimento a mosaico di una sinagoga di Gerico del V - VI secolo (Israel Antiquities Authority)
    The Menorah near the Knesset by Benno Elkan
    La Menorah vicino al Knesset; scultura di Benno Elkan
    (Israel Government Press Office)


    Hatikvah - L'inno nazionale

    Il testo del Hatikvah, l'inno nazionale di Israele, è stato scritto dal poeta ebreo Neftali Herz Imber nel 1878. L'inno parla del popolo ebraico e della sua speranza di vivere come un popolo libero e sovrano nella Terra d'Israele .​

    Finché nel profondo del cuore
    anela l'anima di un ebreo
    e verso Oriente
    un occhio guarda a Sion,
    non è ancora perduta la nostra speranza,
    la speranza bimillenaria
    di essere un popolo libero nella nostra terra,
    la terra di Sion e di Gerusalemme
     
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