Circa il 20% della popolazione adulta israeliana svolge un'attività di
volontariato nei 278 enti pubblici basati sul volontariato, i quali agiscono
per l'integrazione dei servizi sociali e sanitari. Queste organizzazioni
spaziano dall'offerta di servizi ausiliari ospedalieri e di soccorso di
emergenza, alla Protezione Civile e a unità volontarie di soccorso; gruppi che
si rivolgono prevalentemente a problemi sociali, come abusi nell'assunzione di
sostanze, abusi sui minori e sul coniuge, sicurezza stradale e tutela ambientale;
altri gruppi concentrano i proprio sforzi sulla condizione della donna, sui
diritti degli immigrati e dei consumatori, sul benessere dei militari.
Vari programmi offrono ai volontari provenienti dall'estero opportunità di
svolgere servizio in Israele, solitamente in progetti a breve termine. Molti
giungono ogni estate, per prendere parte a scavi archeologici, altri lavorano
nei kibbutzim, e altri ancora offrono il loro aiuto in servizi sociali. Alcuni
giovani tedeschi, per esempio, vedono nell'assistenza volontaria agli anziani e
ai malati in Israele una sorta di riparazione e riconciliazione per i crimini
di guerra commessi dal regime nazista contro il popolo ebraico.
La composizione dell'attuale forza di volontariato differisce da quella
delle generazioni precedenti. Poiché la gran parte delle donne israeliane
lavora, queste non hanno molto tempo libero da dedicare al volontariato, mentre
la longevità fa sì che molti pensionati, donne e uomini, dedichino il proprio
tempo ad assistenza medica di emergenza (Maghen David Adom), o ad organizzazioni
ambientalistiche.
Comunemente, gli studenti universitari svolgono attività di volontariato a
favore di bambini e ragazzi svantaggiati (ricevendo per questo uno stipendio
parziale). L'opera dei volontari in Israele è coordinata dal Consiglio
Nazionale per il Volontariato in Israele, un organismo pubblico, senza fini di
lucro, finanziato dall'Ufficio del Primo Ministro e affiliato alle agenzie
internazionali di volontariato. Le campagne di gruppi di volontari, incluse maratone
nazionali di raccolte fondi per determinate cause, sono ormai parte comune e
bene accetta della vita israeliana.