Il sogno di un futuro in cui bambini israeliani ed arabi possano crescere liberi dalla minaccia della guerra e dalla paura del terrorismo unisce tutti gli israeliani. Tuttavia, la lunga storia di negoziati fallimentari con i Palestinesi ha dato prova che desiderare semplicemente la pace non è sufficiente. In più occasioni Israele ha presentato consistenti proposte di pace, ha fatto importanti concessioni, ha ceduto ampie parti di territorio, ha smantellato insediamenti, ha ritirato le sue unità militari e smantellato le sue basi, per mettere i palestinesi in condizioni di creare le basi per un proprio governo autonomo. In cambio, Israele ha ottenuto dai palestinesi una campagna di terrorismo, attentati kamikaze, lanci di razzi e virulenta istigazione contro israeliani ed ebrei, dovendo inoltre subire una campagna internazionale, tuttora in atto, mirata a delegittimare la stessa esistenza di Israele e minare la sua economia. Israele è sempre stato favorevole a un compromesso, e ogni governo israeliano (incluso l’attuale) è stato pronto a compiere grandi sacrifici nell’interesse della pace. Tuttavia, per conseguire la pace sono necessarie concessioni da entrambe le parti. Così come Israele ha riconosciuto i diritti e gli interessi dei palestinesi, Israele ha legittimi diritti e interessi che devono essere riconosciuti in egual modo. La pace si può raggiungere solo attraverso negoziati seri, che colmino i divari e risolvano tutte le questioni rilevanti. |