Bring back our boys - Eyal, Naftali and Gilad

BRING BACK OUR BOYS - EYAL, NAFTALI E GILAD

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    Eyal Yifrah, Gilad Sha'er and Naftali Frankel Eyal Yifrah, Gilad Sha'er and Naftali Frankel
     
     
    Giovedì notte (12 giugno), tre adolescenti israeliani sono stati rapiti da terroristi di Hamas. I tre ragazzi israeliani, tutti studenti di una yeshivà, erano stati visti per l'ultima volta giovedì in tarda serata, nella zona di Gush Etzion. Israele ritiene l'Autorità Palestinese, guidata dal Presidente Abbas, responsabile della sorte dei ragazzi rapiti, e dell'attività terroristica proveniente dalle aree sotto il suo controllo.
     
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    #BringBackOurBoys

  • Eyal Yifrah

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    Eyal Yifrah
    Eyal Yifrah Z"L, 19 anni, il maggiore di sette fratelli. Aveva scelto di completare il suo ultimo anno di scuole superiori in una città con una situazione socio-economica bassa, tramite un programma finalizzato proprio allo sviluppo di questi centri urbani. I suoi familiari lo descrivono come un ragazzo vitale, energico e amante dello sport. Gli piaceva viaggiare e giocare a tennis. Durante la cattività di Gilad Shalit, rapito dall'organizzazione terroristica di Hamas, Eyal era stato molto attivo nel pubblicare messaggi su Facebook, per diffondere e accrescere la consapevolezza dell'opinione pubblica sul fatto che Gilad non vedeva i suoi genitori da cinque anni.


  • Naftali Frenkel

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    Naftali Frenkel
    Naftali Frenkel Z"L, 16 anni, cittadino americano. Era il secondo di sette figli. Amava giocare a pallacanestro e suonare la chitarra. Naftali era un ragazzo responsabile ed equilibrato. Era uno studente dotato, con talento per la scuola e l'accademia. Naftali era di ritorno a casa da scuola, quando è stato rapito dall'organizzazione terroristica di Hamas prima che potesse raggiungere la sua famiglia.

  • Gilad Sha'er

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    Gilad Sha'er
    Gilad Sha'er Z"L, 16 anni, molto vicino ai suoi fratelli. Amava leggere, ascoltare musica, studiare e trascorrere il tempo con i suoi nonni. Svolgeva volontariato per aiutare gli altri e lavorava con i bambini. Molto amato dai suoi coetanei e dagli insegnanti. Aiutava sempre in casa e amava preparare cibi al forno. Le sue sorelle hanno sperato invano che ritornasse presto a casa, per poter preparar loro una nuova torta o un muffin, come ha sempre fatto.