Terroristi arabi da Gaza hanno lanciato un razzo contro Israele, domenica sera, 23.12.2012, il primo dalla fine dell’operazione Pilastro di Difesa nel mese di novembre scorso. Il razzo a quanto pare non è riuscito a raggiungere il territorio israeliano esplodendo all'interno di Gaza, e il sistema d’allerta “Allarme Rosso” in Israele non è scattato.
L'ultima volta che i terroristi arabi avevano sparato razzi contro Israele da Gaza è stato il 21 novembre scorso, nelle prime ore dopo l'attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Sebbene tecnicamente quei razzi costituissero una prima violazione del cessate il fuoco, secondo il quale Hamas si è impegnata a non lanciare razzi contro Israele in cambio di concessioni israeliane, Israele ha scelto di non formalizzare una protesta a Stati Uniti ed Egitto, entrambi fattisi garanti del cessate il fuoco. In base all'accordo, le violazioni da parte di Israele o di Hamas devono essere giudicate dall'Egitto, attualmente sotto la guida di Mohammed Morsi, membro del partito dei Fratelli musulmani.
Israele non ha ancora formalmente comunicato se intende formalizzare protesta all’Egitto per l’incidente di domenica sera.
In cambio del cessate il fuoco, Israele ha esteso i chilometri dell’area consentita alla pesca per i pescatori di Gaza al largo della costa, e ha acconsentito a smettere di colpire i principali terroristi di Hamas che abbiano partecipato ad attacchi terroristici provocando vittime israeliane. Subito dopo questo accordo, il leader del movimento terroristico Hamas, Khaled Mashaal, che per anni è rimasto nascosto a Damasco, ha per la prima volta apertamente visitato Gaza, dove ha ribadito pubblicamente l'intenzione di Hamas di perseguire l’obiettivo della distruzione d’Israele.