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Roma accoglie Gilad Shalit

  • photographer Stefano Meloni
     
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  • Saluto dell'Ambasciatore Naor Gilon alla cerimonia di benvenuto per Gilad Shalit, 17 maggio 2012

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    ​Carissimi Gilad, Aviva e Noam,

    Signor Sindaco di Roma, Gianni Alemanno,

    Signor Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici,
    Carissime amiche e carissimi amici presenti,
     
    è una grandissima gioia per me essere con tutti voi oggi qui a Roma, e poter dare il benvenuto nella Città Eterna che ospita anche me in qualità di rappresentante dello Stato d’Israele, il nostro concittadino Gilad da uomo libero, da fratello di tutti noi, di tutti voi italiani e Romani, che lo avete accolto a braccia aperte come vostro cittadino onorario.
     
    Tutti noi in Israele, abbiamo dei figli o figlie che servono la patria da militari, e quindi abbiamo sentito Gilad Shalit come un nostro figlio o fratello, perché sappiamo che poteva accadere a ognuno di noi. Ma è stato bellissimo vedere che anche gli italiani hanno visto Gilad Shalit allo stesso modo come un loro figlio o fratello.
     
    Per questo desidero ringraziare, a nome del Governo e del popolo d’Israele, l’Italia, il popolo italiano, e la città di Roma.
    In particolare mi sembra doveroso ringraziare le istituzioni: l’allora Ministro degli Esteri Franco Frattini, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno – che gentilmente ci ospita oggi - , il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, e ultima ma non ultima - ! – la Comunità Ebraica di Roma, nella persona del suo Presidente Riccardo Pacifici, e i giovani della Comunità.
    Tutte le vostre iniziative compiute per la liberazione di Gilad, ricordo solo come esempio di alto valore simbolico l’affissione della sua foto qui in questa piazza, cuore della città,  – hanno commosso e toccato profondamente il popolo di Israele.
     
    Tutto ciò evidenzia il legame speciale che unisce il popolo italiano e quello israeliano, fra i quali si è venuta a creare una sorta di patto di fratellanza che ci rende ancora più vicini. E in questo spirito, desidero ricordare quindi gli italiani rapiti nel: Rossella Urru e Giovanni Lo Porto. Tutti noi preghiamo assieme al popolo italiano per una loro rapida liberazione.
     
    Non mi resta dunque che augurare a Gilad di tornare sempre più a una vita normale come quella di tutti noi, e di avere la fortuna di realizzare i suoi sogni per la sua vita.
     
    Grazie ancora a tutti voi presenti, e buona serata.