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VIGILIA DI ROSH HASHANA: 8 MILIONI DI ISRAELIANI

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    Lo shofar e il frutto del melograno, tra i simboli religiosi e tradizionali del capodanno ebraico
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  • VIGILIA DI ROSH HASHANA: OLTRE 8 MILIONI DI ISRAELIANI

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    ​Alla vigilia di Rosh Hashana (capo d’anno) 5774, l'Ufficio Centrale di Statistica israeliano pubblica i dati di riepilogo relativi all'anno uscente. La popolazione di Israele ammonta a 8.081.000 persone. Alla sua fondazione, nel 1948, lo Stato d’Israele aveva una popolazione di 806.000 abitanti. Da allora la popolazione complessiva si è decuplicata, e quella ebraica è cresciuta di circa nove volte.

    La popolazione ebraica ammonta a circa 6.066.000 (75,1% della popolazione totale). La popolazione araba ammonta a circa 1.670.000 (20,7%). Nella categoria “altri” – cristiani non-arabi, fedeli di altre religioni e non affiliati (secondo la definizione del Ministero degli Interni) – sono inclusi circa 345.000 residenti (4,2%).
    Dallo scorso Rosh Hashana (5773), la popolazione d’Israele è aumentata di circa 142.000 persone. Nell’anno ebraico 5773 (ottobre 2012 – Settembre2013), l’incremento della popolazione è stato dell’1,8%, similmente a quanto avvenuto negli ultimi anni.
     
    Nell’anno trascorso sono nati 163.000 nuovi bambini. I nomi più comuni scelti per i maschi sono stati Itai, Daniel, Uri, Yosef e Noam, quelli più comuni per le femmine: Noah , Shira, Tamar, Talia e Yael . I dati mostrano anche che nell’arco dell’anno 127.052 israeliani si sono sposati, mentre 29.616 hanno divorziato.
     
    Nell’arco del 5773 Israele ha assorbito 22.988 nuovi immigrati (olìm) e residenti di ritorno. Il numero di nuovi olìm è tre volte maggiore rispetto a quello dei residenti all’estero che vi hanno fatto ritorno. 17.484 nuovi immigrati prepareranno questa settimana la loro tavola di Rosh Hashana per la prima volta in Israele.
     
     
    Principali centri abitati in Israele:
     
    1. Gerusalemme – 804.400
    2. Tel Aviv - Jaffa – 404.800
    3. Haifa – 270.300
    4. Rishon LeZion – 232.400
    5. Ashdod – 212.300
    6. Petah Tikva – 210.400
    7. Beersheba – 196.300
    8. Netanya – 189.700
    9. Holon – 182.600
    10. Bnei Brak – 163.300
    11. Ramat Gan – 148.000
    12. Bat Yam – 128.200
    13. Rehovot – 118.100
    14. Ashkelon – 117.400
     
  • ROSH HASHANA E KIPPUR

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    Rosh Hashanà segna l'inizio del nuovo anno ebraico. La sua origine è Biblica (Lev 23,23-25): "Un'occasione sacra commemorata con forti squilli [dello shofar, il corno di montone]". Il termine Rosh Hashanà, "inizio dell'anno", è rabbinico, come lo sono i formidabili argomenti della festività: pentimento, preparazione per il giorno del giudizio Divino e preghiera per un anno fruttuoso. I due giorni di festa cadono l'1 e il 2 di Tishrì del calendario ebraico, di solito Settembre in quello Gregoriano, proprio come quest’anno, e cominciano al tramonto della sera precedente, come tutte le altre date di osservanza ebraica. Quest’anno (2013) il 1° di Tishrì cade giovedì 5 settembre. I principali costumi di Rosh Hashanà includono il suono dello shofar nel mezzo di una lunga funzione religiosa che si incentra sui temi della festività, ed elaborati pasti in casa per accogliere il nuovo anno. Alla preghiera liturgica si aggiungono preghiere di pentimento. Si dice anche l'Hallel, un insieme di benedizioni e salmi recitati al principio di ogni nuovo mese, nel corso delle tre festività di pellegrinaggio e in occasioni che ricordano la salvezza del popolo. Per molti aspetti, Israele inizia il suo anno con Rosh Hashanà. La corrispondenza del Governo, i giornali e la maggior parte delle trasmissioni radio, tanto per portare solo tre esempi, tengono conto in primo luogo della "data ebraica". Gli auguri per il nuovo anno sono generalmente trasmessi prima di Rosh Hashanà e non a fine Dicembre.

     
    Yom Kippur, otto giorni dopo la fine di Rosh Hashanà, è il giorno di espiazione, del Giudizio Divino, e di "auto rinnegazione" (Lev 23-27) in modo tale che l'individuo possa essere purificato dai peccati. Unico giorno di digiuno ordinato nella Bibbia, Kippur rappresenta il momento per far conto delle proprie cattive azioni e per meditare sui propri errori. Ci si aspetta dall'Ebreo che, in questo giorno, preghi per ricevere il perdono per i peccati tra l'uomo e Dio e che corregga le sue azioni ingiuste derivate dai peccati tra l'uomo e il suo prossimo. I precetti principali di Y o m Kippur - lunghi servizi religiosi e un digiuno di 25 ore - vengono osservati anche da molti che in genere sono laici. n livello di solennità pubblica dello Yom Kippur supera quello di ogni altra festività, compreso Rosh Hashanà. Il paese, in questa giornata, si arresta completamente per 25 ore; i luoghi d'intrattenimento sono chiusi; non ci sono trasmissioni televisive e radiofoniche - neppure i notiziari; i trasporti pubblici sono sospesi e perfino le strade sono completamente chiuse. Tutto ciò in Israele è rafforzato dal ricordo della guerra del 1973, un attacco a sorpresa sferrato di Yom Kippur da parte di Egitto e Siria contro Israele.