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ISRAELE RISPONDE ALLA RIPRESA DEI NEGOZIATI

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    ​Il Segretario di Stato USA John Kerry ad Amman, Giordania (Copyright: State Department photo/ Public Domain)
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    Il Segretario di Staro USA John Kerry ad Amman, Giordania Il Segretario di Staro USA John Kerry ad Amman, Giordania : State Department photo/ Public Domain
     
     
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    ​Primo Ministro Netanyahu: “Vedo la ripresa del processo diplomatico in questo momento come un interesse strategico dello Stato di Israele. È importante cercare di porre termine al conflitto tra noi e i palestinesi”.
     
     
    Osservazioni del Primo Ministro Netanyahu in seguito all’annuncio del Segretario di Stato USA John Kerry sulla ripresa del processo diplomatico
     
    (Comunicato del Consigliere del Primo Ministro per i Media)
     
    Il primo ministro Binyamin Netanyahu, questa sera (sabato 20 luglio 2013), ha rilasciato la seguente dichiarazione in seguito all’annuncio del Segretario di Staro USA John Kerry sulla ripresa del processo diplomatico tra Israele e palestinesi:
     
    "Vedo la ripresa del processo diplomatico in questo momento come un vitale interesse strategico dello Stato d'Israele. Importante in sé e per sé, per cercare di porre fine al conflitto tra noi e i palestinesi, ed è importante alla luce delle sfide strategiche che sono davanti a noi, soprattutto quelle di Iran e Siria.
     
    Con la ripresa del processo diplomatico, siamo di fronte a due obiettivi principali: impedire la creazione di uno stato bi-nazionale, tra il Mar Mediterraneo e il fiume Giordano, che metterebbe in pericolo il futuro dello Stato ebraico, e impedire la creazione di un ulteriore stato terrorista sponsorizzato dall’Iran ai confini con Israele, il quale costituirebbe un pericolo non minore.
     
    Vorrei ringraziare il Segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, per i grandi sforzi compiuti che hanno portato alla ripresa del processo. Auspico che i colloqui siano condotti in modo serio e responsabile.
     
    Come Primo Ministro di Israele, sono impegnato, in primo luogo, a garantire la sicurezza dei cittadini di Israele e sarò fermo nel sostegno delle esigenze di sicurezza dello Stato di Israele, così come dei suoi interessi vitali”.
     
     
    Il Presidente Peres ha parlato con il segretario di Stato John Kerry
    (Comunicato dell'Ufficio del Presidente)
     
    In seguito all'annuncio della ripresa dei colloqui di pace tra Israele e palestinesi, il Presidente dello Stato d’Israele, Shimon Peres, e il Segretario di Stato Kerry hanno discusso in un colloquio degli ultimi sviluppi. Il Presidente Peres ha sottolineato che Israele continuerà a sostenere il processo di pace, nonostante le difficoltà, e ha detto: “Credo che adesso ci sia una possibilità e continueremo a fare tutto il possibile per essere di sostegno. Penso che sia un’apertura, non è stato semplice, e dobbiamo cogliere l’attimo”.
     
    Il Segretario Kerry ha ringraziato il Presidente Peres per il suo sostegno al riavvio dei negoziati e ha dichiarato di auspicare che le due parti continuino, perché adesso vi è una reale possibilità per la pace.
     
    Il presidente Shimon Peres ha parlato anche domenica mattina (21 luglio 2013) con il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, e si è congratulato con lui per la sua decisione di tornare al tavolo dei negoziati: “Non c'è alternativa alla pace, né per noi né per voi. Ha preso una decisione coraggiosa e storica, quella di tornare ai negoziati. Non ascolti gli scettici, ha fatto la cosa giusta. Anche il Primo Ministro Netanyahu, ha preso una decisione coraggiosa e capisce che è un’occasione storica. Faremo tutto il possibile per risolvere il conflitto e vivere insieme in pace. Vogliamo vedere entrambe le nazioni avviarsi sulla strada giusta”.
     
    Il Presidente Peres ha sottolineato che Hamas porta solo distruzione al suo popolo: “Hamas deve capire che il terrorismo non fornire cibo alla sua gente, e che solo la via della pace può farlo”.
     
    Il Presidente dell'Autorità palestinese Abbas ha ringraziato il Presidente Peres per le sue parole e ha detto che spera di poter continuare e di portare a conclusione il processo di pace avviato molti anni fa. Ha espresso inoltre la speranza che si compiano dei progressi e che si possa giungere a uno stato palestinese indipendente che viva in pace accanto allo Stato di Israele.