Si è svolto ieri, a Palazzo Chigi, l'incontro tra il Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu, e il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Enrico Letta. Molti i temi affrontati dai due leader nel corso del colloquio: la sicurezza nel Mediterraneo, l’avanzamento del processo di pace in Medio Oriente- di cui il primo ministro israeliano discuterà oggi con il Segretario di stato americano John Carry-, la stabilità nella regione e la minaccia nucleare iraniana e, non meno importante, il rafforzamento della cooperazione bilaterale Italia-Israele, anche in preparazione del prossimo G2G. Nel video, l’incontro con la stampa dei due leader:
(Comunicato del Consigliere per i Media del Primo Ministro)
Netanyahu ha detto all'inizio dell'incontro che, anche se l'Iran dice di volere un accordo che gli consenta di avere l'energia nucleare civile, non è questo il vero problema. Ha inoltre osservato che molti paesi in Europa, Nord America e Asia hanno l'energia nucleare ma senza centrifughe né plutonio, mentre l'Iran insiste per avere centrifughe e plutonio in modo da essere in grado di produrre abbastanza materiale per una bomba nucleare. Il Primo Ministro ha affermato che questa è la ragione per cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato molte risoluzioni, tra cui quella del 2010, che invita l'Iran a smantellare le centrifughe e fermare la produzione di plutonio .
Il Primo Ministro Netanyahu ha affermato che se l'Iran mantiene queste capacità, sarà in grado di avanzare rapidamente verso la produzione di bombe nucleari. Ha sottolineato che gli iraniani possono procedere direttamente da un arricchimento a basso livello di 3,5% ad un uno di livello del 90%, senza la necessità di un livello intermedio del 20%, e ha aggiunto che non si deve consentire che ciò accada. Netanyahu ha anche dichiarato che l'aspirazione israeliana alla pace rischia di essere gravemente colpita se l'Iran riuscisse nel suo intento. A questo punto, ha aggiunto il Primo Ministro, adesso che l'Iran è vicino al punto di rottura economica, sarebbe tragico se riuscisse a eludere le sanzioni. Netanyahu ha concluso dicendo che bisogna assicurarsi che l'Iran non si doti di armi nucleari e ha aggiunto che si è in grado di farlo con mezzi pacifici.
Il mese di ottobre ha visto anche altre due visite ufficiali di cariche istituzionali israeliane in Italia. Il Vicepresidente della Knesset, Yehiel Hilik Bar, è stato a Roma dal 23 al 25 per partecipare a incontri istituzionali e intervenire a una conferenza promossa dallo IAI. Tra gli impegni del rappresentante israeliano, l’incontro con il Vice Presidente della Camera dei Deputati, l’On. Marina Sereni, con la quale ha discusso della situazione in Medio Oriente e del rafforzamento della cooperazione della Knesset con il Parlamento italiano, il colloquio con l’On. Fabrizio Cicchitto, Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera e l’incontro con Gennaro Migliore, capogruppo di SEL alla Camera.
A inizio mese, dal 7 all'8, è stata la volta del Presidente della Knesset, Yuli-Yoel Edelstein. Seconda carica istituzionale per importanza in Israele, dopo quella del Presidente dello Stato, Yuli Edelstein, nel corso dei 4 giorni di permanenza in Italia, ha avuto incontri con la sua omologa italiana Laura Boldrini, con il Ministro degli Esteri Emma Bonino, con la Commissione Esteri della Camera e con esponenti della comunità ebraica italiana.