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DA UNA TENDA BEDUINA ALLA DIPLOMAZIA ISRAELIANA

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    ​In Italia per una serie di conferenze il diplomatico israeliano Ismail Khaldi. Figlio di una famiglia di pastori beduini della Galilea, Khaldi è oggi a capo del Dipartimento Affari Pubblici e Culturali all’Ambasciata d’Israele a Londra, e tema delle sue conferenze sarà la condizione delle minoranze non ebraiche all’interno dello stato d’Israele.

     

     

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    ​È iniziato ieri, a Padova, il giro d’incontri del diplomatico israeliano Ismail Khaldi, promosso da Edipi-Evangelici d’Italia per Israele, in collaborazione con le associazioni d’amicizia Italia-Israele di Padova, Treviso e Udine. Figlio di una famiglia di pastori beduini della Galilea, Khaldi è oggi a capo del Dipartimento Affari Pubblici e Culturali all’Ambasciata d’Israele a Londra, e tema delle sue conferenze sarà la condizione delle minoranze non ebraiche all’interno dello stato d’Israele.
     
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    ​Ismail Khaldi è nato e cresciuto nel villaggio beduino di Khawali, nella Galilea Occidentale in Israele. Ha conseguito una laurea in scienze politiche all’università di Haifa e un master in relazioni internazionali all’università di Tel-Aviv.
     
    Ismail è stato un membro dell’esercito nelle forze di sicurezza israeliane (IDF) e ha lavorato presso il Ministero della Difesa e la polizia israeliana, prima di essere chiamato a far parte del Ministero degli Affari Esteri, nell’ottobre del 2004, diventando il primo diplomatico di origine beduina nella storia dello stato ebraico.
     
    Inizialmente, presso il Ministero della Difesa Ismail è stato impegnato nel reparto dei media arabi, nel ruolo di portavoce ufficiale per la comunicazione coi media arabi riguardo al ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza. È stato in seguito trasferito al Reparto Nord America, fino a che non è stato nominato vice console generale al consolato israeliano di San Francisco, dove è rimasto dal 2006 al 2009.
     
    Dal luglio 2009 fino a gennaio 2011 Ismail è tornato a far parte del Ministero degli Esteri a Gerusalemme, nel ruolo di consigliere e analista politico. Infine, dal febbraio 2012, Khaldi è di servizio presso l’ambasciata israeliana a Londra, capo del Dipartimento Affari Pubblici e Culturali.
     
    “Come dimostra il mio percorso personale, Israele non è solo lo stato ebraico per definizione, ma è anche uno straordinario melting-pot, dove culture diverse possono fiorire, convivere in pace e armonia e, insieme, costruire un futuro migliore”, dice il diplomatico. “Fin da piccolo vivo tra il mondo musulmano e l’ebraico, tra occidente e oriente, tra il moderno e il tradizionale, tra il laico e il religioso”, e la sua storia di beduino, israeliano, musulmano, arabo, pastore, accademico e diplomatico di Israele è una straordinaria sintesi della composita realtà israeliana.