Sono quattro i Giusti fra le Nazioni cui sono stati conferiti attestato e medaglia di Yad Vashem nel mese di febbraio in Italia:
Cardinale e arcivescovo Elia Dalla Costa, con una cerimonia tenutasi nel Salone dei Cinquecento del Comune di Firenze, il 26 febbraio. Il Cardinale Dalla Costa, negli anni della seconda guerra mondiale, fu tra i coordinatori della rete di assistenza clandestina che contribuì, nel Centro Italia, a salvare cittadini ebrei. Nel salone gremito, alla presenza del Cardinal Betori e dell’Assessore comunale Cristina Giachi, di rappresentanti della comunità ebraica e di alcune classi scolastiche fiorentine, l’Ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Zion Evrony, ha consegnato la medaglia al Sig. Elia Dalla Costa, pronipote dell’arcivescovo riconosciuto Giusto dall’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, e nel suo intervento, fra l’altro, ha invitato a seguire l’esempio di chi è stato luce in mezzo alle tenebre: “Siamo qui per ricordare che nel momento più oscuro dell’umanità ci sono state persone che non hanno smarrito la loro anima e si sono messe al servizio del bene. Il titolo di Giusto è l’unica onorificenza civile in Israele ed è importante essere qua oggi così numerosi perché riconoscimenti come questo rappresentano un esempio per tutti gli uomini”.
Suor Ermella Brandi, all’anagrafe Angela Brandi, con una cerimonia svoltasi presso la Casa Generalizia a Roma, il 18 febbraio. Non essendo più in vita nessuno dei protagonisti della vicenda, né essendo stati rintracciati parenti sia dalla parte della Giusta sia dalla parte dei salvati, la medaglia alla sua memoria, in via eccezionale, è stata ritirata e conservata in sede dalla Ministra Generale dell’Istituto Povere Figlie delle Sacre Stimmate, suor Mariarosa Amato. Suor Ermella Brandi, senese di nascita, nella sua veste di badessa delle suore Stimmatine di Assisi, nascose e salvò diverse famiglie di ebrei durante la Shoah, assieme a suor Giuseppina Biviglia, madre badessa delle suore del monastero di San Quirito di Assisi, già riconosciuta Giusta fra le Nazioni da Yad Vashem nel 2013.
Don Emilio Recchia e padre Alberto Tambalo, a Verona, il 13 febbraio, con una cerimonia svoltasi nella sala degli Arazzi del Municipio, alla quale hanno partecipato le principali autorità civili, militari e religiose cittadine e i rappresentanti istituzionali; presenti gli studenti di due classi dell’istituto Stimate di Verona. I due sacerdoti stimmatini veronesi salvarono più di cento ebrei dalla deportazione durante l’occupazione nazista a Roma, nascondendoli nella basilica di Santa Croce al Flaminio. Le medaglie alla loro memoria sono state consegnate ai pronipoti dei due sacerdoti dal Ministro dell’Ambasciata di Israele a Roma Dan Haezrachy e dal Sindaco Flavio Tosi, alla presenza del Superiore provinciale degli Stimmatini padre Giancarlo Piccolboni e del segretario generale del Comitato nazionale italiano Fair Play del Coni Giorgio de Tommaso, che nel febbraio 2012 ha inviato allo Yad Vashem di Gerusalemme la richiesta di riconoscimento dell’attività svolta dai due religiosi.