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VA AD AUSCHWITZ: COSTRETTO A DIMETTERSI

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     : MCT/Getty
     
     
    ​Il prof. Mohammad Dajani nel suo ufficio a Gerusalemme est. Foto MCT/GETTY
     
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    Mohammed Dajani lascia il suo posto all'Università Al Quds, dopo mesi di minacce di morte, disordini e intimidazioni seguiti al viaggio all’ex campo di concentramento nazista.

    (articolo originale: The Telegraph)

     
    Un professore palestinese che ha portato i suoi studenti in visita ad Auschwitz si è dimesso dal suo incarico, dopo mesi di una lunga campagna di minacce di morte, disordini nel campus e intimidazioni contro di lui.
     
    Il Prof. Mohammed Dajani, capo del Dipartimento di Studi Americano e direttore della biblioteca all’Università Al Quds, è stato tacciato come "traditore" e "collaboratore" da alcuni suoi colleghi, studenti e membri del pubblico, per aver organizzato il viaggio presso il sito del campo di concentramento nazista in Polonia. È stato anche annunciato che il prof. Dajani fosse stato anche "espulso" dal sindacato del personale universitario, pur non avendone mai fatto parte.
     
    A marzo 27 studenti palestinesi hanno partecipato al viaggio, come parte di un progetto per apprendere di più sulla Shoah e per insegnare la tolleranza e l'empatia. Il programma, gestito in collaborazione con un’università israeliana e una tedesca, ha anche portato degli studenti israeliani a incontrare palestinesi che vivono nei campi profughi.
     
    Il prof. Dajani ha condannato la campagna di "incitamento" contro di lui in un'intervista al quotidiano israeliano Haaretz, dicendo di aver presentato le proprie dimissioni come "una cartina di tornasole, per vedere se l'amministrazione universitaria sostiene la libertà accademica e la libertà di azione e di espressione come si dice a parole, o no". Dajani ha detto di aver sperato che il rettore dell'università "prendesse posizione" rifiutando di accettare le sue dimissioni.
     
    "Ho messo in gioco il mio lavoro per smascherare l’ipocrisia in cui viviamo", ha detto il prof. Dajani ad Haaretz. "Diciamo di essere per la democrazia ma pratichiamo l’autocrazia, diciamo di essere per la libertà di parola e per la libertà accademica, ma neghiamo alla gente di praticarla".
     
    I rapporti tra l’Università Al Quds e Israele si sono fortemente deteriorati dopo la guerra tra Israele e Gaza nel 2008. Negli ultimi anni, l'università è stata criticata con l’accusa di chiudere sempre più spesso un occhio sulle manifestazioni che glorificano la violenza, svoltesi all’interno del proprio campus. Nel marzo 2014, si era dimesso anche il rettore di Al Quds, Sari Nusseibeh, dopo che alcuni manifestanti pro-Hamas a volto coperto avevano svolto diverse manifestazioni dentro l’università, trasportando in corteo delle riproduzioni di missili e lodando gli attacchi contro Israele.