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BIENNALE DI VENEZIA 2013

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    Courtesy of Braverman Gallery, Tel Aviv
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     : Courtesy of Braverman Gallery, Tel Aviv
     
     
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  • Gilad Ratman al Padiglione di Israele con il suo "The Workshop 2013" un viaggio utopico da Israele a Venezia attraverso percorsi sotterranei privi di confini politici e socio-linguistici.

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    ​Gilad Ratman presenta The Workshop (2013), un’installazione multicanale site-specific alla 55° Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia. Commissionato dal Ministero Israeliano della Cultura e dello Sport, Ratman è uno degli artisti più giovani che sia mai stato scelto per il Padiglione Israeliano.
     
    The Workshop è ispirato a un viaggio sotterraneo fittizio intrapreso da una piccola comunità di persone da Israele a Venezia. Il loro viaggio epico comincia nelle caverne israeliane, il gruppo s’insinua attraverso pericolosi varchi sotterranei prima di irrompere nel pavimento del padiglione israeliano. Al loro arrivo, i viaggiatori trasformano il padiglione in un workshop, scolpendo il proprio corpo nell’argilla che hanno portato da Israele.
     
    La presentazione di Gilad Ratman riflette sulla struttura della Biennale come un modello utopistico che rappresenta la connettività delle nazioni. Mentre la realtà politica contemporanea nel mondo intero funziona secondo il concetto dello “stato-nazione” e secondo il sistema del capitalismo globale, The Workshop presenta uno scenario in cui il movimento attraverso i confini nazionali si svolge sotto terra in una rete nascosta: libero, sconosciuto e invisibile.
     
    La narrazione di Ratman si manifesta in una presentazione non lineare di video, installazioni, rumori e in un intervento fisico nella struttura del padiglione. Le specificità del sito di The Workshop - i video e i suoni - offrono allo spettatore una storia che è simultaneamente immaginaria e vera. Rappresentandosi attraverso i busti d’argilla, che sono accompagnati dalle registrazioni di voci gutturali, l’evento suggerisce un ritorno alla fase prelinguistica della prima società umana. Come un tema ricorrente nella sua opera, Ratman esplora la tensione fra lo schema universale del comportamento umano da un lato e le divisioni di lingua, di nazionalità o di governo dall’altro.
     
     
    Gilad Ratman è nato a Haifa, Israele, nel 1975, e vive e lavora a Tel Aviv. Ha studiato all’Academia Bezalel di Arte e Disegno (BFA), Gerusalemme, e poi alla Columbia University, (MFA), New York. Gilad è un professore all’Academia Bezalel. Tra le mostre individuali: Ferenbalm-Gurbü Station, Karlsruhe (2011); Braverman Gallery, Tel Aviv (2010); Haifa Art Museum (2009). Le mostre collettive hanno incluso Il Museo d’Arte Contemporanea, Chicago (2011); Il Museo Bass, Miami Beach (2012); la Biennale d’Arte Contemporanea di Herzliya, Herzliya, Israele (2011); L’Istituto d’Arte Contemporanea, Philadelphia (2011); Il Garage Center d’Arte Contemporanea, Moscow (2010); Rencontres d’Arles, Arles, (2010); Greater New York, MoMA PS1, New York (2010); e Il Centro d’Arte Contemporanea di Dallas (2010).
    A Ratman è stato conferito l’Anslem Keifer Prize dalla Fondazione Wolf (2011); Art Matters Grant (2010); Jerome Foundation (2010); "Young Artist" Prize dal Ministero della Cultura israeliano (2007) e Givon Prize del Museo di Tel Aviv (2005). L’opera di Ratman è inclusa nelle collezioni permanenti del Museo d’Arte Contemporanea, Chicago; l’Israel Museum di Gerusalemme; il Tel Aviv Art Museum, Tel Aviv; l’Haifa Art Museum, Haifa; il Museo Americano dell’Università, Washington DC. Gilad Ratman è rappresentato dalla Braverman Gallery di Tel-Aviv.
     
     
    The Workshop (2013) è curato da Sergio Edelsztein, Direttore e Capo-Curatore del CCA, Center of Contemporary Art, di Tel-Aviv.