ULTIME NOTIZIE: questa mattina presto (17 luglio), poche ore appena prima dell'inizio della tregua umanitaria, le forze dell'IDF hanno sventato un attacco di terroristi di Hamas che tentavano di infiltrarsi in Israele attraverso un "tunnel del terrorismo", impedendo così ai terroristi di attaccare un kibbutz israeliano.
Appena poche ore prima dell’inizio di una tregua umanitaria, le forze dell’IDF hanno localizzato circa 13 terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele attraverso un tunnel del terrorismo costruito da Hamas. Il tunnel portava, attraverso il sottosuolo, dal sud della Striscia di Gaza verso il kibbutz Sufa, in Israele, nei pressi del valico di Kerem Shalom dove transitano gli aiuti umanitari per Gaza. Le forze dell’IDF hanno evitato un imminente attacco terroristico, impedendo ai terroristi di attaccare un kibbutz israeliano. L’attacco sventato avrebbe potuto avere delle conseguenze letali e devastanti, se messo in atto. Non si registrano feriti fra i soldati dell’IDF.
Il portavoce IDF Gen. di Brig. Moti Almoz, parlando al canale TV Channel 2, ha dichiarato: "Sapevamo in maniera specifica di questo tunnel. Sapevamo che Hamas avrebbe provato (a compiere un attacco terroristico) in ogni maniera possibile. Questo attacco voleva essere una carneficina in uno dei villaggi circostanti. La raffica di razzi che ha colpito la parte central di Israele nelle ultime ore, appena prima della tregua umanitaria iniziata alle 10:00, “voleva essere la ‘confezione’ per questo attacco".
L’IDF ha sventato vari simili attacchi a sorpresa negli ultimi giorni, fra cui due tentativi di infiltrazione nei pressi del kibbutz Zikim a opera di uomini-rana di Hamas.
17 luglio: “Finestra umanitaria”
Accogliendo le richieste dei rappresentanti Onu e di altre organizzazioni internazionali del mercoledì 16 luglio 2014, l’IDF ha dichiarato una “finestra umanitaria” a Gaza per giovedì 17 luglio, fra le 10:00 e le 15:00. Finalità della finestra umanitaria sono quelle di consentire alla popolazione civile a Gaza di ricevere rifornimenti necessari, come cibo e medicinali. In questo arco di tempo l’IDF non intraprenderà azioni militari a Gaza, ma risponderà nel caso in cui Israele venisse attaccato.
Israele aveva anche accettato una precedente proposta di tregua, avanzata dall'Egitto, per martedì 15 luglio mattina alle 09:00. La proposta è stata tuttavia respinta da Hamas.
• Il Primo Ministro Netanyahu ha dichiarato: "Se Hamas rifuita la proposta egiziana e i lanci di razzi da Gaza non cessano, e pare che sia così al momento, noi siamo pronti a proseguire e intensificare le nostre operazioni per proteggere il nostro popolo. Per questo abbiamo mantenuto il pieno supporto dai membri responsabili della comunità internazionale".
• Portavoce di IDF Lt. Col. Peter Lerner: “In conformità alle direttive di Governo, l'IDF ha attualmente cessato il fuoco. Restiamo pronti e manteniamo alto il livello di stato d'allerta, sia sul piano difensivo sia su quello offensivo. Se l'organizzazione terroristica di Hamas farà fuoco contro Israele, noi risponderemo”.
Cinque ore più tardi, a seguito della prosecuzione del lancio di razzi da Gaza, Il Primo Ministro Netanyahu ha detto: "il rifiuto della tregua da parte di Hamas dà a Israele piena legittimità a espandere l'operazione per proteggere il nostro popolo".
Alle 15:00 il portavoce dell'IDF ha annunciato: "Dopo sei ore di attacchi unilaterali da parte di Hamas, l'esercito israeliano ha ripreso l'attività operativa nella Striscia di Gaza. Dalle 09:00 di martedì, circa 50 razzi sono stati sparati contro Israele. "L'IDF ha colpito i tunnel di Hamas, 20 lanciarazzi mimetizzati, depositi di armi e altre infrastrutture operative.
John Kerry, Segretario di Stato americano: "Non posso condannare abbastanza duramente le azioni di Hamas, che lancia sfacciatamente così tanti razzi, a fronte dello sforzo di buona volontà profuso congiuntamente da Egitto e Israele per offrire un cessate il fuoco, unitamente alla comunità internazionale che sostiene con forza la necessità impellente di avere una tregua.
Allo stesso tempo ci sono grandi rischi per ciò che sta accadendo lì e per il potenziale di una ancora maggiore escalation di violenza. Non vogliamo vedere questo, nessuno lo vuole, nemmeno Israele. Ma Israele ha il diritto di difendersi ed è importante che Hamas eviti provocazioni e non cerchi volutamente di fare politica al fine di ottenere maggiori seguaci per la sua opposizione, utilizzando le vite innocenti dei civili che nascondono negli edifici e che usano come scudi umani mettendoli in pericolo. Questo è contro le leggi di guerra. Ed ecco perché Hamas è un’organizzazione terroristica.
Esortiamo tutte le parti a sostenere questo cessate il fuoco. Chiediamo a tutti i membri della comunità araba, come è stato fatto ieri in occasione della riunione della Lega Araba al Cairo, di continuare a premere per cercare di indurre Hamas a fare la cosa giusta, che è cessare le violenze, impegnarsi in un negoziato legittimo e proteggere la vita delle persone che essi sembrano troppo propensi a mettere a rischio".
John Baird, Ministro degli Esteri canadese: "Mentre il governo israeliano ha approvato un cessate il fuoco che avrebbe posto fine a otto giorni di ostilità, Hamas lo ha respinto senza esitazioni. Ciò dimostra che Hamas non ha alcun interesse per la pace.
Da lungo tempo crediamo che gli innocenti palestinesi che vivono a Gaza meritano di gran lunga di meglio rispetto alle azioni sconsiderate di questa organizzazione terroristica. Il Canada considera Hamas un’organizzazione terroristica internazionale, votata alla distruzione dello Stato d'Israele.
La piaga del terrorismo deve essere interamente respinta da tutte le persone amanti della pace in tutto il mondo. Non dobbiamo mai permettere al relativismo morale di agire come copertura per gli attacchi indiscriminati contro Israele che abbiamo visto negli ultimi otto giorni. Crediamo che Israele ha il diritto di difendersi dalla continua campagna di terrore condotta da Hamas".
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Lancio giornaliero di missili dalla Striscia di Gaza durante l'Operazione Margine Protettivo