Omaggio a Shimon Peres

Omaggio a Shimon Peres

  • (Photo credit: Dorin Levron)​
     

    Riportiamo qui il ricordo personale su Shimon Peres di S.E. Ofer Sachs, pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa (30.09.2016), p. 25:

    Peres e Napolitano, due simboli che hanno servito il loro paese​

    "In un suo intervento di ieri su La Stampa, il Presidente emerito della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ha dedicato un saluto molto caloroso al Presidente Peres. Napolitano, al pari di Peres, è simbolo della stessa generazione di padri fondatori, che hanno servito il proprio Paese e le giovani generazioni per vari decenni. So che per Shimon Peres in particolare, ma anche per  noi rappresentanti dello Stato di Israele in Italia, grande importanza hanno avuto la ferma adesione di Napolitano alla lotta contro l’antisemitismo e la correlazione che egli ha posto con chiarezza fra l’antisemitismo e l’odio per Israele. Entrambi i mali possono essere estirpati alla radice soltanto attraverso l’educazione.

    Shimon Peres ha creduto fino al suo ultimo giorno nella pace e, più di tutto, nell’educazione alla tolleranza e nell’educazione in generale.

    Anche quando non era ormai tanto più giovane, Peres ha continuato ad operare con grande determinazione per promuovere l’educazione tecnologica e la scienza, prendendo parte anche personalmente, e con grande senso di umorismo, a varie campagne di sensibilizzazione dei giovani allo studio della matematica e delle scienze. In più occasioni aveva detto: “Si è giovani in base ai propri sogni e non vecchi in base all’età”.

    Negli ultimi anni della sua presidenza, e poi anche in quelli da semplice cittadino, Peres è andato assumendo una condizione di guida e di visionario per il futuro. Il pubblico in Israele, di qualsiasi orientamento politico, lo ha stretto in un abbraccio che Peres desiderava da così tanti anni. Questo suo percorso di vita, meno legato ad aspetti politici, lo ha reso negli ultimi anni uno dei più insigni padri della nazione.

    Nel 2008, durante la sua presidenza, fui ricevuto nel suo ufficio, assieme a un gruppo di parlamentari europei, fra cui anche italiani. Quei parlamentari si trovavano lì nell’ambito di una visita inerente allo sviluppo tecnologico in campo agricolo, e furono ricevuti dal Presidente per via del suo grande amore per l’agricoltura.

    Per un’ora intera, Peres parlò con un entusiasmo giovanile di argomenti come biotecnologia, risorse idriche, fioritura del deserto, problemi dell’urbanizzazione e sviluppo dell’Africa, sicurezza alimentare delle future generazioni, e molti altri ancora. Analizzò ogni argomento come un esperto ingegnere, scendendo anche nei dettagli. Alla fine, Peres si fermò per un attimo, prese un lungo respiro e poi, come per mezzo di una bacchetta magica, si mise a collegare tutti gli argomenti toccati nella conversazione unendoli in un unico ordito, chiaro, limpido e incisivo. Questa è la via, questa è la visione, e dobbiamo realizzarla insieme.

    Guardai le persone presenti nella stanza. Sedevano come stregati. Questo era il fascino dell’uomo che oggi compie il suo ultimo viaggio.

    Shimon Peres non era un sognatore, ma un incorreggibile pragmatico, tanto che i suoi sogni hanno condotto lui e noi in territori che molti non ardirebbero di sognare per molti anni ancora. Per questo ha sempre sostenuto strenuamente che gli ottimisti e i pessimisti muoiono alla stessa maniera, e che pertanto gli ottimisti vivono almeno una vita più felice."


    Ofer Sachs

    Ambasciatore d'Israele in Italia