La crescita dell’Hi-Tech sta trasformando Gerusalemme in una "Start-Up City"

Gerusalemme nuova "Start-Up City"

  •   La crescita dell’Hi-Tech sta trasformando Gerusalemme in uno degli hub migliori a livello mondiale per le startup
  • Il congresso OurCrowd Global Investor 2016 ha portato a Gerusalemme migliaia di persone da oltre 100 paesi – copyrights: OURCROWD
     
    "Quando abbiamo iniziato, 10 anni fa, qui era come essere su un'isola, ma ora è incredibile quel che sta succedendo".

    La scena dell’hi-tech a Gerusalemme sta crescendo in modo esponenziale. Grazie alle attività accademiche e all'assistenza sanitaria – oltre che agli incentivi fiscali – il numero di start-up hi-tech nella capitale d’Israele è cresciuto da 200 a oltre di 600 dal 2012.

    La città, la cui economia è stata per lungo tempo in affanno a causa dell’alto tasso di disoccupazione fra i suoi residenti arabi e ultra-ortodossi, sta ora sperimentando ciò che alcuni definiscono una rinascita economica. Lo scorso anno, infatti, la rivista Time ha definito Gerusalemme uno degli hub di hi-tech in più più rapida crescita al mondo.

    Secondo i CEO di due delle sue imprese più fiorenti, questo è solo l'inizio di una crescita senza precedenti, che renderebbe la capitale una "Start-Up City".

    Jon Medved, CEO e fondatore di OurCrowd, una piattaforma di venture capital lanciata nel 2013, potrebbe essere il principale protagonista dell’effervescente scena tecnologica della città.

    Un leader nel mondo degli affari con 30 anni di esperienza, Medved ha detto di recente che OurCrowd è oggi il più grande sito di crowdfunding del mondo, con 16.000 membri in 110 paesi e investimenti di oltre 320 milioni di dollari in 100 società.

    Alla domanda perché ha preferito Gerusalemme a Tel Aviv, centro nevralgico dell’hi-tech israeliano, Medved ha risposto con una risata: "Il principale richiamo per basare l'azienda a Gerusalemme è che sta a due minuti a piedi da casa mia".

    "Ho creato società e compagnie a Gerusalemme per decenni", ha detto. "Sono un Gerusalemmita, e penso che sia straordinariamente importante avere nella nostra città un business tecnologico crescente e fiorente e non soltanto il tipo di economia di base esistente nel paese".

    Medved sostiene che l'accesso diretto alla Hebrew University e la sua squadra di talenti crescenti hanno dimostrato di produrre preziosi risultati. Una delle aziende tecnologiche di maggior successo dell’ultimo decennio è Mobileye, con base a Gerusalemme e con un valore di mercato di 9 miliardi di dollari (nel Marzo 2017, Mobileye è stata acquistata da Intel per 15,3 miliardi di dollari).

    "La Hebrew University produce aziende come BriefCam, una smart video company, e HIL, che sta costruendo una nuova macchina per terapia protonica, e al momento si parla di oltre 100 nuove start-up all'anno che si formano a Gerusalemme", concluse Medved.

    "Qui c'è un sacco di capitale umano", prosegue. "Quando cerchi un posto per creare un’azienda startup, cerchi un paio di cose: in primo luogo il capitale umano, la gente disponibile che puoi assumere. E per noi in particolare, data la natura globale del nostro business, tutti gli immigrati qui sono veramente di grande aiuto. Abbiamo anglofoni, ispanofoni, sinofoni, sono tutti qui".

    "La gente si dimentica di quanto sia cosmopolita Gerusalemme ", dice Medved, "e riceve sempre questo lavaggio del cervello sull’essere Haredìm [gli ebrei ultra-ortodossi] e niente affatto tecnologici. Ma, prima di tutto, questa è una città universitaria, e a Gerusalemme ci sono più studenti che in qualsiasi altra città in Israele ".

    Ricordando il progetto di un quartiere degli affari che si affacci all’ingresso occidentale della città, e che sarà raggiungibile con un treno ad alta velocità da e per Tel Aviv, Medved ha dichiarato che il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat sta ponendo le basi per uno degli hub tecnologici più degni di rispetto al mondo .

    "Penso che sarà una svolta completa" dice Medved. "Interverrà su una scena già entusiasmante e dinamica e la proietterà alla velocità della luce. Quando ho mostrato i bozzetti del rendering [del un nuovo quartiere d'affari] di un artista un gruppo di investitori in Cina, nelle ultime due settimane, sono rimasti tutti strabiliati. Vogliono tutti sapere come poter acquistare alberghi e edifici per uffici".

    Un'altra impresa fiorente a Gerusalemme è l'Oramed Pharmaceuticals, una società di biotecnologie pubbliche che lavora con l’Hadassah-University Medical Center di Ein Kerem, per sviluppare sistemi di somministrazione orale per farmaci iniettabili, tra cui l'insulina orale per la cura del diabete.

    Il suo CEO Nadav Kidron, un gerusalemmita in pianta stabile, ha dichiarato che la società ha recentemente firmato un accordo per oltre 50 milioni di dollari con una ditta farmaceutica cinese.

    L’Hadassah è stata una variabile chiave nella decisione di stabilirsi nella capitale, perché Gerusalemme è molto di più di quel che si vede a occhio nudo.

    "Questa è la capitale di Israele, e non c'è ragione di avere qui soltanto le nostre scoperte archeologiche e gli uffici governativi", dice Kidron. "Non c'è motivo per cui la comunità tecnologica e biotecnologica non possa essere vibrante e dinamica anche qui".

    Kidron ci dice che gli israeliani che si comportano "come se andare a Gerusalemme fosse come recarsi in un altro paese" sono una delle maggiori sfide da affrontate quando si opera fuori dalla capitale.

    "La gente dice: "Oh mio Dio, quand’è che vieni a Tel Aviv, così possiamo programmare una riunione?", ci dice Kidron ridendo.

    "Quando abbiamo iniziato, 10 anni fa, qui era come essere su un'isola, ma ora è incredibile quel che sta succedendo".

    Helen Wexler, direttore di JNext, un ramo imprenditoriale hi-tech dell'Autorità per lo Sviluppo di Gerusalemme, ha dichiarato che l'ecosistema hi-tech di Gerusalemme è straordinariamente positivo e pronto per un’enorme crescita.

    Wexler elenca la natura dei professionisti che lavorano nella capitale – in concomitanza con gli incentivi fiscali governativi e una squadra di laureati di enorme talento – tra i motivi per cui le aziende trovano sempre più attraente avviare un’attività a Gerusalemme. E sottolinea ancora le previsioni di crescita che indicano come Gerusalemme sia pronta per essere uno dei principali 25 “tech echosystem” al mondo per i prossimi 10 anni.

    “Abbiamo assistito a una crescita esponenziale”, dice la Wexler, e cita il numero in rapida ascesa di conferenze in ambito tecnologico svoltesi nella capitale israeliana come uno dei principali indicatori.

    “Nel 2012 si erano tenuti soltanto 30 eventi di ambito tecnologico in città nell’arco dell’intero anno”, conclude Wexler; “Mentre, l’anno scorso, si sono avuti oltre 350 eventi del genere”.


    By Daniel K. Eisenbud


    Fonte:

    http://www.jpost.com/Business-and-Innovation/Tech/Growth-of-hi-tech-turning-Jerusalem-into-Start-Up-City-474422​