Inaugurazione nuovo tratto ferroviario Haifa-Beit She'an

Inaugurazione tratto ferroviario Haifa-Bet Shean

  • Il Primo Ministro Netanyahu e consorte su un treno del nuovo tratto ferroviario Haifa-Bet Shean - copyright: Kobi Gideon, GPO
     
    ​Ieri, è stato inaugurato il tratto Haifa – Bet Shean della nuova linea ferroviaria che riporta in funzione un tratto della storica "ferrovia della valle", una linea che in passato collegava i centri nevralgici del vicino oriente, da Damasco, a Haifa, ad Amman, fino a Medina nella valle dell'Hijaz. Oggi questo tratto interno è un’infrastruttura importantissima per Israele, e in particolare per la regione della Galilea, poichè collega in maniera diretta e veloce i centri cosiddetti periferici all'interland di Haifa, centro nevralgico per la ricerca, l'industria, il commercio e l'economia dell'intero paese.  L'opera potrebbe presto assumere dimensioni e importanza anche di livello internazionale; il progetto prevede, infatti, che la linea possa estendersi un giorno oltre confine, collegando Israele alla Giordania.

    Il Primo Ministro Netanyahu, accompagnato dalla moglie Sara, ha inaugurato ieri (8 novembre) la nuova ferrovia assieme al ministro dei trasporti Israel Katz, percorrendo il tratto Afula – Bet Shean (un tratto che in passato veniva percorso in oltre mezz'ora, mentre oggi, con la nuova linea ferroviaria, viene percorso in appena 8 minuti).

    Riportiamo qui un estratto del discorso tenuto dal Primo Ministro all’inaugurazione del tratto ferroviario: "[…] Ho visto i ponti sul Giordano, i ponti sul Yarmouk, e credo che un giorno questo diverrà un treno della pace. So che non è ciò che si dice intorno a noi oggi. Ma abbiamo un accordo di pace con il Regno di Giordania, e questi beni, che dal porto di Haifa vengono già trasportati a Beit-She'an, possono facilmente raggiungere i ponti sul Giordano, congiungersi ad arterie di trasporto, ferrovie incluse, e creare un nuovo futuro. Tale cambiamento non avverrà in un giorno o due; potrebbero volerci uno, due anni o forse più. Ma credo che ciò possa dare speranza, possa consentire di raccogliere i frutti della pace, non solo a noi ma anche ai nostri vicini".