«LifeObject», questo il titolo del lavoro di un vasto gruppo curatoriale, esplora l’incontro tra architettura e biologia, così come la capacità di questi due mondi di essere resilienti. In tale contesto, le intenzioni del padiglione israeliano sono di configurarsi come una piattaforma di ricerca, uno stadio in divenire a tutti gli effetti, variamente connesso al tema centrale dell'incontro tra architettura e biologia. Il panel di curatori per l’edizione 2016 comprende gli architetti Bnaya Bauer, Arielle Blonder, Noy Lazarovich e lo scienziato Ido Bachelet, coordinati da Yael Eylat Van-Essen.
Da loro è partita l’idea di invitare un gruppo di 7 tra architetti e scienziati, tra i quali figura il prof. Dan Shechtman, premio Nobel per la chimica nel 2011 grazie agli importanti studi sui cristalli quasiperiodici.
Alla cerimonia inaugurale è intervenuto l'Ambasciatore Naor Gilon che ha sottolineato la rilevanza di questo progetto per Israele: " La realtà israeliana costituisce un ottimo terreno di studio per questo tema, con il suo continuo sviluppo demografico e la crescita dei suoi centri urbani, associata ad un grande interesse verso la sostenibilità ambientale."
La mostra sarà aperta al pubblico dal 29 maggio al 27 novembre.
Per ulteriori informazioni: http://labiennale.org/it/architettura/index.html