Il Presidente della Knesset,
Amir Ohana, ha aperto oggi la sua visita in Italia con un incontro con l'UCEI -
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, seguito da una visita al Tempio
Maggiore di Roma.
"Ho scelto di aprire
la mia visita ufficiale a Roma in questa imponente e antica sinagoga, per il
desiderio di esprimere un impegno nei confronti dei valori e delle tradizioni
che ci contraddistinguono come popolo e ci uniscono ovunque ci troviamo - a
Roma come a Gerusalemme".
Il presidente della
Knesset Ohana ha sottolineato ai suoi ospiti, leader della comunità ebraica, di
essere consapevole delle numerose sfide che le comunità e le organizzazioni
ebraiche nella diaspora stanno affrontando in questi giorni, in particolare
quelle che dimostrano apertamente e in maniera significativa simpatia, impegno
e identificazione con lo Stato di Israele.
Presidente della Knesset
Ohana: "Non c'è dubbio che assistiamo a un significativo graduale aumento
dei tentativi di colpire lo Stato di Israele, l'unico Stato del popolo ebraico,
sia attraverso azioni terroristiche dirette, guidate dal regime iraniano e i
suoi gregari, sia attraverso veementi attacchi, indicati come “nuovo
antisemitismo”, organizzati contro enti e attivisti sionisti nella diaspora.
Gli atti di terrorismo e gli attacchi del nuovo antisemitismo, contro lo Stato
di Israele e i suoi valori, non avranno successo: il popolo d’Israele vive”.
Il culmine della visita
al Tempio Maggiore è stato l'incontro del Presidente della Knesset Amir Ohana
con i membri della famiglia Gaj Taché. La famiglia del piccolo Stefano Gaj
Taché, assassinato quando aveva solo due anni, in un brutale attacco
terroristico compiuto circa 40 anni fa, da un commando di terroristi
palestinesi che aprì il fuoco sui fedeli del Tempio, al termine della preghiera
di Simchat Torah.
Il presidente della
Knesset, che ha incontrato i membri della famiglia Gaj Taché nei pressi della
targa posta nei giardini del Tempio in ricordo del doloroso evento, ha detto
che: “Anche dopo anni, la ferita è ancora aperta e sanguina. Sia per la Comunità,
rimasta con domande e dubbi irrisolti sul terribile evento, sia soprattutto per
voi familiari, che vivete e soffrite l’ineluttabile domanda su cosa sarebbe
successo se…”.
Successivamente, il
Presidente della Knesset ha visitato il Museo della Shoah di Roma e il Museo
Ebraico, dove ha ammirato una mostra allestita appositamente per celebrare il
75° anniversario dell'indipendenza di Israele, che presenta una collezione di
opere uniche realizzate da noti artisti italiani in occasione dell’istituzione
dello Stato di Israele.
Il Presidente della
Knesset Amir Ohana proseguirà la sua visita politica a Roma nei prossimi due
giorni per tenere incontri con alti funzionari del governo italiano, oltre a
partecipare a una serie di cerimonie ed eventi per commemorare i 75 anni di
indipendenza di Israele e i 75 anni della democrazia italiana.
Photo Credit: Salvatore
Arnone