Emergenza incendi: riunione straordinaria di Gabinetto

Emergenza incendi: Gabinetto riunito a Haifa

  • Riunione straordinaria di Gabinetto ad Haifa per discutere dell'emergenza incendi - Copyright: GPO/Kobi Gideon
     
    Questa mattina a Haifa, all’apertura della riunione di Gabinetto straordinaria, fissata in seguito all'ondata d’incendi che ha colpito il paese nei giorni scorsi, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "In primo luogo, vorrei congratularmi con i soldati dell'IDF che, questa mattina, hanno respinto con successo un attacco nell’area nord del paese. Siamo ben preparati sul nostro confine settentrionale e non permetteremo né a Daesh [ISIS] né ad altre organizzazioni ostili, di stabilirsi vicino ai nostri confini usando la scusa della guerra in Siria.

    Questa mattina ho parlato con Rama Ben-Tzvi lungo il tragitto per venire qui; il suo ristorante sulle colline di Gerusalemme è stato completamente distrutto dall’incendio. Penso che tutti noi sappiamo quanto amore lei e suo marito abbiano investito in questo progetto; il lavoro di 20 lunghi anni andato in fumo in un istante. Il fuoco lì e in altri aree del paese ha bruciato intere proprietà, oggetti pieni di ricordi, ed ha perfino ucciso animali in alcuni luoghi; ma, fortunatamente, non persone. Questa volta eravamo ben preparati e abbiamo salvato moltissime vite umane. Ho detto a Rama che l’avremmo immediatamente aiutata a ricostruire il suo ristorante. Il direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministro ha già parlato con lei. Questo, in effetti, è il nostro messaggio a tutti i cittadini israeliani le cui proprietà sono state colpite dagli incendi: vi aiuteremo subito a ricostruire le vostre case e le vostre vite. Questo è l'obiettivo principale del Consiglio dei Ministri straordinario di questa mattina a Haifa.

    Siamo venuti a Haifa e abbiamo invitato i vertici del consiglio provenienti dal nord del paese le cui comunità sono state colpite dagli incendi, al fine di dare loro un messaggio chiaro: tutti i ministeri sono impegnati ad aiutare la popolazione velocizzando la burocrazia, e io dico di ridurre brutalmente la burocrazia, per offrire assistenza, soccorso e favorire la ricostruzione nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, faremo tutto il necessario per mantenere intatte le proprietà restanti. Non appena avrò concluso le mie osservazioni, chiederò ai miei colleghi ministri – in particolare ai ministri della Pubblica Sicurezza, delle Finanze e dell'Interno, i quali, devo dire, hanno fin dall'inizio lavorato instancabilmente sul campo - di fare un resoconto delle attività dei loro ministeri.

    In seguito, chiederò agli altri ministri di fare lo stesso. Naturalmente, saremo giudicati dai risultati concreti, attraverso i fatti e non le parole. L’emergenza non è ancora rientrata. Da poco sono arrivati rapporti su un incendio nella zona di Zichron e in diversi altri luoghi, nei quali sembrerebbe che gli incendi si siano ravvivati. Stiamo lavorando su tutti i fronti, tra cui il rispetto della legge. Prenderemo provvedimenti seri contro chi provoca un incendio, sia intenzionale o colposo, e chi incita terzi a generare incendi dolosi.Non vi è dubbio che grazie al coraggio dei vigili del fuoco, i piloti provenienti da Israele e dall'estero, alla risposta decisa della polizia di Israele, MDA, IDF, alle altre forze di soccorso, ai consigli locali qui rappresentati e allo straordinario spirito dimostrato dai cittadini israeliani, abbiamo saputo domare gli incendi, impresa di per sé molto più complicata e molto più difficile rispetto al lavoro portato avanti per spegnere l’incendio sul Monte Carmelo.

    Venerdì scorso, ho ricevuto un rapporto meteorologico che indica condizioni difficili: la combinazione di alte temperature, vento e siccità, hanno reso questi incendi più difficili da gestire del 30% rispetto alle condizioni meteorologiche durante l'incendio sul Monte Carmelo. A nome mio e di tutti i ministri del governo qui presenti, saluto tutti coloro che hanno preso parte alla gestione di questa crisi, allo spegnimento dei fuochi, e alla tutela di vite e proprietà. Abbiamo dimostrato di aver sviluppato un’impressionante capacità di contrastare gli incendi sia da terra sia dal cielo. Non voglio immaginare cosa sarebbe successo se non avessimo avuto tale competenza.

    Vorrei ringraziare i Paesi che hanno inviato assistenza sotto forma di aeromobili antincendio, piloti e vigili del fuoco. Desidero ringraziare inoltre il personale presso il Ministero degli Esteri, il Consiglio di Sicurezza Nazionale e, in particolare, lei Brig.-Gen. (Ret.) Zeev Tzuk-Tam che ha supervisionato attentamente il coordinamento internazionale. Non è semplice portare qui tanti piloti, aerei e risorse da così tante Nazioni.I Paesi hanno lavorato insieme contro le potenti forze della natura, e il principio che ci ha guidato nella gestione dell’emergenza è stato “Melius abundare quam deficere” in termini di capacità e mezzi di fronte al rischio di una possibile catastrofe.

    Durante gli eventi, ho personalmente visitato diversi centri colpiti dagli incendi e ho dato istruzioni perché venga creata una squadra che studi il caso per trarre dati preziosi ed essere ancor più preparata in futuro. Mi sono attivato anche per la creazione di una forza internazionale che entrerà in azione non solo in caso di calamità, ma anche per acquistare aerei e adoperarli in circostanze di emergenza in modo da ottenere un’efficacia multi-nazionale, oltre a quella nazionale, nel gestire incendi di questa mole. A tal proposito, diversi leader della regione hanno mostrato grande interesse per l'iniziativa che, senza dubbio, porteremo avanti".