Cerimonia di conferimento della medaglia di "Giusti tra le Nazioni" alla memoria di Rita Orlandi

Cerimonia di "Giusti tra le Nazioni" a Viterbo

  •   Conferimento della medaglia alla memoria di Rita Orlandi
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    Il 2 dicembre 1943 il piccolo Silvano Di Porto e Rita Orlandi stavano tornando a casa da una passeggiata, quando un conoscente li avvertì che i nazisti avevano arrestato i genitori e i nonni del bambino perché ebrei.
    Appresa la notizia, la giovane Rita non ebbe alcun dubbio: decise di nascondere quell’innocente che le era stato affidato dai signori Di Porto, amici di famiglia e vicini di casa. Lo nascose prima in campagna e la sera lo portò a casa con sé, dove lo nascose e se ne prese cura fino alla fine della guerra.
    Ieri, nell’Aula Magna dell’ Università degli Studi della Tuscia - Viterbo, questa storia di coraggio è stata raccontata dal figlio della signora Rita, Mauro Corbucci, e dal figlio di Silvano Di Porto, Angelo, nell’ambito della cerimonia di conferimento della medaglia di “Giusto tra le Nazioni” alla memoria di Rita Orlandi.
    “Lo Stato d’Israele sente il supremo dovere morale di preservare anche la memoria delle persone che in quegli anni, nel mezzo dell’ora più buia, non sono rimaste indifferenti alla sofferenza umana e al dolore” ha affermato Smadar Shapira, Consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata di Israele in Italia.
    “La memoria è fondamentale, ci insegna [...] che abbiamo il compito di trasmettere la consapevolezza di ciò che è successo alle future generazioni, per capirne le radici e lavorare affinché quel dramma non si ripeta mai più” parole del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Stefano Ubertini.
    “Non possiamo omettere una riflessione sui Giusti e sui soccorritori perché sono una grande lezione educativa sulla possibilità di dire ‘No’ in ogni occasione” ha detto in un video messaggio Milena Santerini, Coordinatrice Nazionale per la lotta all’antisemitismo.